A Bormio una pizzoccherata lunga un chilometro

I motivi per cui la Valtellina è famosa nel mondo sono molteplici: le bellezze naturali, che richiamano turisti da ogni parte del mondo per ammirare le sue vette e passeggiare tra le sue vallate; il fatto di essere un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sport, che possono praticare tutti gli sport invernali sulla neve che scende copiosa nei mesi più freddi e dilettarsi in estate in tantissime discipline, dalla bicicletta al nuoto; le prelibatezze enogastronomiche, che spaziano dai vini più famosi ai prodotti tipici della cucina valtellinese come la Bresaola o i formaggi. Ma se c’è un piatto che per i valtellinesi è sacro, questi sono i pizzoccheri.

I numeri della pizzoccherata da record

Nel mese di settembre, Bormio è diventata la capitale dei pizzoccheri grazie a un’iniziativa che ha proiettato la cittadina dell’Alta Valtellina direttamente nel Guinnes dei Primati. Tra le vie della Magnifica Terra, infatti, è stata organizzata la Pizzoccherata più lunga d’Italia: un obiettivo ambizioso, che ha radunato ben 27 ristoratori della zona per preparare il piatto tipico valtellinese e offrirlo ai commensali dislocati su una tavolata da record lunga più di 900 metri nel centro storico di Bormio.

I risultati sono stati adeguati, se non addirittura superiori, alle attese. Domenica 3 Settembre oltre 3000 persone hanno preso posto alla lunga fila di tavoli che attraversava via Roma, via Dante e via De Simoni, nel centro pedonale di Bormio, per consumare un prelibato piatto di pizzoccheri cucinato secondo la tradizione valtellinese. Per sfamare tutti i presenti, lo staff di 240 persone ha sfornato in totale qualcosa come ottocento chilogrammi delle famigerate tagliatelle di grano saraceno.

Le eccellenze valtellinesi a tavola

Nella fantastica cornice delle montagne bormine, al rintocco scandito dalla Torre della Bajona - l’antica campana di Bormio distrutta nel 1376 - i camerieri in costume tipico bormino hanno servito alle centinaia di ospiti i migliori ingredienti della tradizione gastronomica locale: i formaggi e i salumi dell’Alta Valtellina capeggiati dalla Bresaola, ricchi di gusto e di genuinità e realizzati negli alpeggi in altura, hanno fatto da antipasto; il burro della zona e il Casera DOP, come vuole la ricetta originale (clicca qui per leggerla), sono stati il migliore condimento possibile per i pizzoccheri.

La splendida giornata di sole ha reso ancora più speciale la manifestazione, che ha stabilito un nuovo record per Bormio: la Magnifica Terra è da sempre un punto di riferimento anche per le eccellenze della cucina valtellinese e il successo della pizzoccherata da Guinness dei Primati lo conferma una volta di più.