Continua la rassegna dei consigli e suggerimenti per utilizzare nel modo corretto la Bresaola della Valtellina IGP in cucina e per mangiarla assaporandone l’inconfondibile gusto (clicca qui per leggere la prima parte).
La Bresaola non richiede un periodo di stagionatura troppo lungo: dopo “solo” 4-8 settimane si possono già apprezzare le caratteristiche distintive del prodotto, come il colore rosso intenso, il profumo delicato e il sapore tipico. Meno il prodotto è “giovane” e più si procede nella stagionatura, più il gusto diventerà sapido e speziato.
L’Indicazione Geografica Protetta di cui gode la Bresaola della Valtellina ha sancito un disciplinare di produzione che deve essere rigidamente seguito per poter ottenere tale denominazione. Per volere dei produttori valtellinesi, nelle regole della lavorazione è stato scelto di non introdurre il lattosio, di cui questo salume – ma solo nella sua versione originale e tutelata – è pertanto privo.
Anche la metodologia di conservazione può influire sul gusto e sulle proprietà organolettiche del prodotto, per cui è importante sapere come comportarsi quando si acquista una quantità di salume che non si può o non si riesce a consumare immediatamente. La Bresaola affettata va consumata fresca e preferibilmente nel giro di 24 ore, va mantenuta in frigorifero possibilmente in un contenitore sigillato. Il modo migliore per conservare un trancio di Bresaola è quello di coprire la superficie affettata con una pellicola per alimenti e di avvolgere l’intero prodotto in un canovaccio prima di riporlo in frigorifero, a una temperatura tra 0 e 4 ° C.
Un ulteriore modo per individuare la qualità della Bresaola che si sta mangiando consiste nel prestare attenzione a ciò che accade in bocca durante e dopo la degustazione. La masticazione della Bresaola non deve dare infatti la sensazione di gommosità o fibrosità delle fette, ma piuttosto un’impressione di grande morbidezza. Inoltre, un prodotto di qualità lascia la bocca pulita al termine dell’assaggio.
La Bresaola della Valtellina IGP è rinomata per il suo gusto delicato: attenzione, perciò, a non accompagnarla con cibi e dosi che potrebbero sovrastarne il sapore o non sposarsi al meglio con essa. Le proporzioni migliori per la verdura di accompagnamento sono di quattro o cinque volte inferiori rispetto alla quantità di Bresola. Da evitare, inoltre, ortaggi come peperoni e carciofi.
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